Svâtmârâma vive nell’India del XVI secolo, nel periodo di massimo
sincretismo filosofico e religioso conosciuto col nome di Vedanta. Il suo nome vuol dire “Colui che prende diletto (rāma) nel proprio (sva) sé (ātman)”, a conferma dell’assoluta dedizione alla via dello yoga. Come altri maestri prima di lui, mette per iscritto conoscenze che diversamente si sarebbero perdute.