1ª edizione 2009

G. I. GURDJIEFF

 

GRUPPI DI PARIGI

 

VOL. 2: 1944

 

Negli anni 1943-1944 attraversare Parigi di notte è un’impresa pericolosa. Occupata dai Tedeschi, la città è sotto coprifuoco. Eppure, questo non dissuade coloro che si riuniscono in rue des Colonels Renard, nel l’appartamento di Monsieur Gurdjieff, per incontrare il loro maestro. Uomini e donne con percorsi molto diversi - giovani o vecchi, principianti o esperti, scrittori o medici - sono attratti dal suo insegnamento. Conoscono la realtà della guerra, ma con Gurdjieff si impegnano in tutt’altra lotta.

In "Incontri con Uomini Straordinari", Gurdjieff evoca la sua giovinezza e i suoi viaggi con i compagni Cercatori di Verità, alla ricerca delle fonti di un’antica conoscenza. Nel 1912 si reca a Mosca, poi a San Pietroburgo nel 1915, riunendo delle persone che vogliono consacrarsi a questa ricerca. Nel 1917, di fronte all’imminenza della Rivoluzione, è costretto a partire per il Caucaso con alcuni suoi allievi. Dopo una serie di prove, trovandosi spesso tra le forze zariste e l’Armata rossa, finiscono per installarsi a Tiflis (Tblisi).

È lì che Gurdjieff comincia a lavorare alle danze sacre che sono destinate a diventare una parte integrante del suo insegnamento. Durante questo periodo il compositore russo, Thomas de Hartmann, presenta a Gurdjieff Jeanne de Salzmann, una giovane pianista, professoressa di danza. Lei avverte immediatamente che la conoscenza di Gurdjieff corrisponde al bisogno più profondo in lei. Diventa l’allieva in cui Gurdjieff ripone la più grande fiducia e che, attraverso la propria comprensione, permette all’insegnamento di proseguire e di raggiungere le attuali generazioni.

L’avanzare della Rivoluzione russa obbliga Gurdjieff a lasciare Tiflis per Costantinopoli. È da lì che prende in considerazione di stabilire in Europa una base fissa per le sue attività. Dopo un tentativo a Berlino e in seguito a Londra, decide infine di installarsi in Francia e apre a Fontainebleau, vicino a Parigi, l’Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo, che attira nuovi allievi, per la maggior parte inglesi e americani.

Nel 1924, dopo un incidente d’auto che rischia di costargli la vita, Gurdjieff si dedica totalmente al compito di scrivere una serie di tre libri intitolati Del Tutto e di Tutto, dei quali l’opera principale è i Racconti di Belzebù a suo nipote.

Allo scoppio della guerra nel 1939, nonostante l’invito dei suoi allievi americani a lasciare la Francia, decide di rimanere a Parigi. Nel 1941 Madame de Salzmann, che ha portato avanti il lavoro con un piccolo gruppo, gli presenta una classe di Movimenti. Gurdjieff invita questi allievi a partecipare alle riunioni nel suo appartamento.

Gli appunti oggetto di questo libro sono stati presi durante queste riunioni. Costituiscono una testimonianza fedele dell’insegnamento di Gurdjieff durante l’ultimo periodo della sua vita.

Molti hanno riferito le loro esperienze di lavoro con Gurdjieff, ma questo libro è diverso in quanto testimonia in modo diretto la relazione di Gurdjieff con i suoi allievi, settimana dopo settimana: ascoltando, interrogando, provocando, spiegando, scherzando, confortando, esigendo e sempre insistendo sulla necessità di una lotta interiore.

Gli esercizi che Gurdjieff proponeva venivano dati in modo specifico ad un allievo o a un gruppo di allievi, con l’obbligo nei confronti degli altri di non praticarli in quanto avrebbero potuto essere dannosi.

Il modo con cui indirizzava i suoi allievi ci aiuta a cogliere la corrispondenza tra i suoi scritti e il suo insegnamento orale: la necessità di prendere coscienza del nostro automatismo e della mancanza di unità tra le nostre funzioni, l’obbligo di lottare contro la pigrizia e le abitudini del corpo, il bisogno di provare il senso organico di “Io sono”, il risveglio della coscienza attraverso il rimorso e la possibilità della nascita di un “Me” immutabile..

 

pp. 317, € 33,00

ISBN 9791280968098